Figli del chirurgo accusato: "La nostra infanzia è stata felice"
Figli del chirurgo accusato di abusi: "Abbiamo avuto un'infanzia felice"
Milano, 26 febbraio 2024 - Ieri, martedì 25 febbraio, si è svolta un'udienza cruciale nel processo che vede imputato il noto chirurgo, accusato di abusi sessuali su 299 vittime, per lo più minorenni. A testimoniare sono stati i figli dell'uomo, i quali hanno offerto una testimonianza inaspettata e profondamente contrastante con le accuse rivolte al padre.
"Abbiamo avuto un'infanzia felice", hanno dichiarato i figli durante la deposizione, dipingendo un quadro familiare lontano dall'orrore descritto dalle accuse. Le loro parole hanno scosso l'aula, introducendo un elemento di incertezza nel processo già complesso e ricco di testimonianze contrastanti.
La difesa ha puntato fortemente su questa testimonianza, presentandola come prova della mancanza di indizi di abusi all'interno della famiglia. Gli avvocati hanno sottolineato la coerenza e la tranquillità dei figli durante la deposizione, evidenziando la difficoltà nel conciliare le loro dichiarazioni con la gravità delle accuse rivolte al padre.
Il pubblico ministero, tuttavia, ha mantenuto una posizione ferma, ribadendo la solidità delle prove raccolte e l'affidabilità delle numerose testimonianze delle presunte vittime. Ha sottolineato come l'esperienza soggettiva dei figli non possa invalidare le prove oggettive presentate, invitando il giudice a valutare attentamente il quadro completo delle evidenze.
Il processo, che si preannuncia lungo e tortuoso, continua a tenere banco nell'opinione pubblica. La contrapposizione tra la testimonianza dei figli e le accuse di abuso sessuale su larga scala genera un dibattito acceso, sollevando interrogativi sulla complessità della ricostruzione dei fatti e sull'interpretazione delle diverse prospettive in gioco. La prossima udienza è fissata per il 12 marzo. Seguiremo gli sviluppi del caso e vi terremo aggiornati.
L'importanza della segnalazione: Se anche tu hai subito abusi, ricorda che non sei solo. Esistono organizzazioni e numeri verdi che possono aiutarti. Ricorda che parlare è il primo passo verso la guarigione. Puoi contattare, ad esempio, il numero verde 1522, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
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