Moby Prince: Inchiesta aperta, nebbia ed errore umano esclusi (per ora)
Moby Prince: Luchino Chessa, il figlio del comandante, contro l'archiviazione
Livorno, 27 Ottobre 2023 - Trentadue anni dopo la tragedia del Moby Prince, la richiesta di archiviazione da parte della DDA di Firenze lascia ancora una volta un profondo senso di amarezza e incredulità tra i familiari delle vittime. A parlare è Luchino Chessa, figlio del comandante Ugo Chessa, deceduto nel rogo che si sprigionò dopo l'impatto con la petroliera Agip Abruzzo nel porto di Livorno il 10 aprile 1991. Un disastro che costò la vita a 140 persone.
“Non si può ancora parlare di nebbia ed errore umano”, afferma con fermezza Luchino Chessa, intervistato questa mattina. “Dopo tutti questi anni, dopo tutte le battaglie legali, dopo le inchieste e le perizie, ritenere che la causa sia semplicemente riconducibile alla nebbia e a un errore umano è, a dir poco, inaccettabile. È un'offesa alla memoria delle vittime e alle famiglie che ancora aspettano giustizia”.
Chessa sottolinea l'importanza di approfondire ulteriormente le indagini, rigettando la narrazione semplicistica che ha accompagnato questa tragedia fin dagli inizi. “Ci sono ancora troppi punti oscuri, troppe domande senza risposta. La verità, quella completa, merita di essere scoperta, e noi non ci fermeremo finché non l'avremo ottenuta”.
La richiesta di archiviazione, infatti, ha riaperto vecchie ferite e riacceso la determinazione dei familiari nel continuare la loro lotta per la verità. La battaglia per la giustizia, iniziata trentadue anni fa, non è ancora finita. Luchino Chessa, forte della memoria del padre e del dolore per le 140 vittime, promette di non arrendersi e di combattere affinché tutti i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
“Mio padre, insieme a tanti altri, ha perso la vita in quella notte. E io, insieme a tutte le famiglie delle vittime, non smetterò di chiedere verità e giustizia. Non ci faremo zittire. Questa richiesta di archiviazione è solo un'altra tappa, un altro ostacolo da superare nel nostro lungo cammino verso la verità”, conclude Luchino Chessa con voce carica di emozione.
L'Associazione dei familiari delle vittime del Moby Prince ha già annunciato il ricorso contro la decisione della DDA. La lotta per la verità e la giustizia continua.
Per maggiori informazioni sulla tragedia del Moby Prince, si consiglia di visitare il sito dell'Associazione Familiari Vittime Moby Prince: https://www.mobyprince.it/
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