Dazi Ue al 25%? La sfida di Trump, Schlein incalza Meloni
Trump torna alla carica: dazi al 25% su auto Usa in arrivo? La sfida all'Europa e l'appello di Schlein a Meloni
La decisione del presidente americano di non rimuovere, almeno per ora, i dazi del 25% sui beni provenienti da Messico e Canada, spostandoli semplicemente ad aprile, ha riacceso i riflettori sulla politica commerciale aggressiva di Donald Trump. E la preoccupazione sale ulteriormente considerando la minaccia di dazi analoghi, sempre del 25%, sulle auto provenienti dall'Europa. "Presto dazi al 25%", ha dichiarato senza mezzi termini l'ex presidente, riaccendendo il dibattito sulle possibili ripercussioni per l'economia globale e, in particolare, per il settore automobilistico europeo.
La notizia ha immediatamente scatenato reazioni a livello internazionale. In Italia, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha puntato il dito contro il governo Meloni, chiedendo chiarezza sulla posizione dell'esecutivo di fronte a questa nuova escalation protezionistica: "Meloni dica da che parte sta", ha affermato Schlein, sollecitando un intervento deciso da parte dell'Italia per difendere gli interessi nazionali e scongiurare eventuali conseguenze negative per il settore automobilistico italiano, fortemente integrato con quello europeo.
La strategia di Trump, pur non essendo più presidente, continua ad alimentare incertezza e preoccupazione. Lo spostamento dei dazi da Messico e Canada ad aprile, invece di una loro abolizione, è interpretato da molti come un segnale di una linea politica ancora fortemente protezionista. L'eventuale applicazione di dazi sulle auto europee avrebbe conseguenze di vasta portata, potenzialmente innescando una guerra commerciale con gravi ripercussioni sull'export italiano e sulla competitività delle aziende del settore.
La questione è di particolare rilevanza per l'Italia, dato il peso significativo del settore automobilistico nell'economia nazionale. Le aziende italiane, infatti, sono strettamente integrate nella catena di fornitura europea e sarebbero fortemente colpite da una misura di questo tipo. In questo scenario complesso, la richiesta di chiarezza da parte di Schlein a Meloni assume un peso rilevante, sottolineando la necessità di una risposta politica coordinata a livello europeo, ma anche di una strategia nazionale efficace per difendere gli interessi del Paese.
Il mondo attende con ansia ulteriori sviluppi, sperando in una de-escalation della tensione e in una soluzione che eviti una nuova crisi commerciale di portata globale. La situazione, comunque, rimane fluida e carica di incertezza, rendendo necessario un monitoraggio costante degli sviluppi e un'azione diplomatica attenta e strategica da parte dell'Unione Europea e dei singoli Stati membri.
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