Appello Saman: la madre in aula per la prima volta
Processo Saman Abbas: inizia l'appello, la madre in aula per la prima volta
Si apre oggi, presso la Corte d'Assise d'Appello di Bologna, il processo d'appello per l'omicidio di Saman Abbas. Un evento fortemente atteso, soprattutto per la presenza in aula, per la prima volta, della madre della giovane vittima, Nazia Shaheen. La giovane pakistana fu barbaramente uccisa a Novellara nel 2021 dai suoi stessi familiari, un delitto che ha scosso l'Italia intera e acceso i riflettori sulla violenza domestica e sulle difficoltà di integrazione di alcune comunità.
Il processo di primo grado si concluse con condanne pesanti per gli imputati: pena dell'ergastolo per lo zio Danish Hasnain, per il cugino Ikram Ijaz e per il padre Shabbar Abbas, mentre la madre Nazia Shaheen e la nonna paterna rimediarono condanne a 28 e 25 anni di carcere rispettivamente. Le condanne, tuttavia, lasciano numerosi punti da chiarire e nuove testimonianze potrebbero aggiungere elementi decisivi alle indagini.
La presenza della madre in aula rappresenta un momento cruciale del processo. Durante il primo grado, Nazia Shaheen aveva scelto di non collaborare con la giustizia, rifiutando di deporre. La sua testimonianza, ora attesa con ansia, potrebbe fornire dettagli inediti sull'omicidio e sulle dinamiche che hanno portato alla tragica fine di Saman. La speranza è che la sua scelta di presentarsi in aula rappresenti un passo verso la verità e la giustizia per Saman Abbas.
Il processo si preannuncia lungo e complesso, con numerose testimonianze e perizie da esaminare. Si attendono con interesse le decisioni della Corte d'Assise d'Appello di Bologna che avrà il compito non facile di fare luce su ogni aspetto di questa tragedia. L'Italia intera segue con apprensione l'evolversi del processo, nella speranza che finalmente si faccia piena luce sulla morte di Saman e che si possa rendere giustizia alla giovane vittima.
Il caso Saman Abbas continua a rappresentare un monito sulla violenza di genere e sulla necessità di contrastare ogni forma di sopraffazione e di discriminazione. Il Ministero dell'Interno sta intensificando gli sforzi per prevenire e contrastare tali fenomeni e per garantire la sicurezza e la protezione delle donne vittime di violenza. La lotta alla violenza domestica necessita di un impegno collettivo e costante, da parte delle istituzioni e della società civile.
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