Ambiente: Legambiente sollecita più azione per la salvaguardia territoriale a margine della Cop16.
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Biodiversità, Legambiente a Cop16 bis FAO: "Ora più azioni concrete!"
Roma - Si è conclusa oggi la seconda giornata della Cop16 bis sulla biodiversità, ospitata presso la sede della FAO a Roma. Un evento cruciale, volto a definire strategie e impegni per la salvaguardia della biodiversità globale in un momento storico particolarmente delicato.
L'attenzione, però, resta alta. Legambiente, presente all'evento con una delegazione, ha espresso forte preoccupazione per la lentezza nell'attuazione di misure concrete e per la scarsità di risorse dedicate alla tutela del territorio. "Il tempo stringe", ha dichiarato un portavoce dell'associazione ambientalista. "Abbiamo bisogno di un cambio di passo radicale. Gli impegni presi a parole devono tradursi in azioni immediate e finanziamenti adeguati".
Il focus di Legambiente si concentra in particolare sulla necessità di proteggere gli ecosistemi più fragili e minacciati, come le zone umide e le foreste, e di promuovere un'agricoltura sostenibile che rispetti la biodiversità. Un appello è stato lanciato anche alle istituzioni italiane per un maggiore coinvolgimento e un sostegno più incisivo alle iniziative locali volte alla conservazione della natura.
Durante i lavori della Cop16 bis, Legambiente ha presentato una serie di proposte concrete, tra cui la creazione di nuove aree protette, il rafforzamento dei controlli contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie protette, e la promozione di pratiche agricole a basso impatto ambientale. L'associazione ha inoltre sollecitato una maggiore trasparenza e partecipazione dei cittadini nei processi decisionali che riguardano la gestione del territorio. "Non possiamo più permetterci di rimandare. Il futuro della biodiversità è nelle nostre mani", ha concluso il portavoce di Legambiente, auspicando che i prossimi giorni portino a risultati tangibili e a impegni vincolanti per tutti i paesi partecipanti.
Resta da vedere se le parole si trasformeranno in fatti concreti, ma la pressione delle associazioni ambientaliste, come Legambiente, è forte affinché la Cop16 bis segni un punto di svolta nella lotta per la salvaguardia della biodiversità.
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