Donna facoltosa trovata morta, il figlio scagionato dall'accusa di omicidio con oggetto contundente.
Assolto Guido Pozzolini Gobbi Rancilio per l'omicidio della madre: riconosciuto il vizio totale di mente
La Corte d'Assise di Milano ha pronunciato oggi, martedì 7 maggio 2024, la sentenza che assolve Guido Pozzolini Gobbi Rancilio dall'accusa di omicidio volontario aggravato nei confronti della madre. La decisione è stata presa in seguito al riconoscimento del vizio totale di mente al momento del fatto.
Il processo, che ha suscitato grande attenzione mediatica, si è concluso con l'accoglimento delle richieste congiunte del Pubblico Ministero e della difesa. Entrambi avevano concordato sulla necessità di considerare l'infermità mentale dell'imputato al momento del tragico evento. Le perizie psichiatriche avevano infatti evidenziato un grave quadro clinico che comprometteva totalmente la capacità di intendere e di volere di Pozzolini Gobbi Rancilio.
Il tribunale ha disposto, contestualmente all'assoluzione, una misura di sicurezza della durata di 10 anni. L'uomo sarà trasferito in una Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems), dove riceverà le cure e l'assistenza necessarie. La struttura è attrezzata per gestire pazienti con disturbi mentali che hanno commesso reati, garantendo al contempo la sicurezza della comunità.
La vicenda, particolarmente dolorosa per la famiglia e per l'opinione pubblica, si conclude dunque con una sentenza che tiene conto della gravità del gesto, ma anche delle condizioni di salute mentale dell'autore. Resta l'amarezza per una tragedia che ha sconvolto la vita di tutti i soggetti coinvolti e solleva interrogativi sulla gestione delle malattie mentali e sulla prevenzione di episodi di violenza.
Ulteriori dettagli sulla vicenda e le reazioni alla sentenza sono disponibili sui canali di informazione locale. Maggiori informazioni sulle Rems e le misure di sicurezza sono reperibili sul sito del Ministero della Salute.
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