Pioltello: otto assolti nel processo sul disastro ferroviario
Milano, condannato solo ex responsabile RFI di Brescia per il disastro di Pioltello
Solo una condanna nel processo per il disastro ferroviario di Pioltello del 2018, che costò la vita a tre persone e ferì decine di altri passeggeri. Il Tribunale di Milano ha inflitto 5 anni e 4 mesi a Michele Gualtieri, ex responsabile dell'unità di Brescia di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Gli altri otto imputati, tra dirigenti e tecnici RFI, sono stati assolti. La sentenza, emessa oggi, conclude un lungo e complesso processo che ha visto gli accusati rispondere di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo.
La condanna di Gualtieri si basa, secondo quanto emerso nel corso delle udienze, sulla responsabilità per la mancata manutenzione adeguata della linea ferroviaria, in particolare riguardo al sistema di sicurezza. La Procura, durante le fasi processuali, aveva sottolineato la grave negligenza nella gestione della manutenzione preventiva e degli interventi di riparazione, evidenziando come la rottura di un cavo, che causò il deragliamento del treno regionale, potesse essere stata evitata con una maggiore attenzione e un controllo più scrupoloso dell'infrastruttura.
Gli avvocati degli imputati hanno sempre respinto le accuse, sottolineando la complessità del sistema ferroviario e le difficoltà nella gestione della manutenzione di una rete così estesa. La difesa ha inoltre contestato la ricostruzione degli eventi fornita dall'accusa, sostenendo che altri fattori avrebbero potuto contribuire all'incidente. La sentenza di oggi, tuttavia, ha confermato la responsabilità di Gualtieri, decretando la sua condanna. La decisione del Tribunale, certamente, alimenterà il dibattito sulla sicurezza ferroviaria in Italia e sulle responsabilità delle società che gestiscono le infrastrutture.
La famiglia delle vittime si è detta parzialmente soddisfatta del verdetto, pur auspicando una maggiore chiarezza sulle responsabilità complessive. La vicenda, a distanza di anni dal tragico evento, resta un monito sulla necessità di investimenti costanti e mirati per garantire la massima sicurezza dei viaggiatori sui binari italiani. Il processo ha evidenziato la necessità di un miglioramento continuo delle procedure di controllo e manutenzione, al fine di prevenire futuri disastri.
Si attendono ora le motivazioni della sentenza, che forniranno un quadro più completo delle ragioni che hanno portato alla condanna di Gualtieri e all'assoluzione degli altri imputati. La vicenda, con la sua portata umana e le sue implicazioni giuridiche, lascia comunque un segno indelebile nel panorama della sicurezza ferroviaria italiana.
(