PetIZIONE ANTI-MATTARELLA: Indagate firme false di Ciolanka Sbilenka e Galina Kocilova
Firme false nella petizione contro Mattarella: lo scandalo dei "fake"
Un'ombra di sospetto si addensa sulla petizione consegnata dalla giornalista Lorusso alla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in risposta alle dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla situazione in Ucraina. Alcuni screenshot, diffusi a macchia d'olio sui social media, mostrano infatti la presenza di firme palesemente false tra i sostenitori della raccolta. Nomi come Ciolanka Sbilenka e Galina Kocilova, per citarne solo alcuni, hanno immediatamente acceso i riflettori su una possibile manipolazione del risultato.
L'allarme è stato lanciato da diversi utenti online, che hanno segnalato l'anomalia di firme chiaramente inventate o appartenenti a profili social palesemente falsi. Le immagini, diffuse sui principali canali social, mostrano dettagli che mettono in discussione l'autenticità della petizione. L'analisi di alcuni esperti ha confermato la presenza di numerosi profili "fake", creati ad hoc per gonfiare artificialmente il numero di sostenitori.
La questione solleva interrogativi cruciali sulla trasparenza e sull'affidabilità di iniziative di questo tipo. Se confermata la presenza massiccia di firme false, si aprirebbe un caso di grave frode, con possibili ripercussioni sulla credibilità dell'iniziativa e, più in generale, sul dibattito pubblico intorno alle politiche internazionali italiane.
L'invio della petizione alla Zakharova, inoltre, assume un significato ancora più delicato alla luce di queste rivelazioni. La consegna di un documento con un numero di firme potenzialmente gonfiato attraverso l'utilizzo di profili fasulli potrebbe essere interpretata come un tentativo di manipolare l'opinione pubblica internazionale, creando un'immagine distorta del consenso italiano sulle questioni geopolitiche.
Al momento, né la giornalista Lorusso né le autorità competenti hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. Si attende un approfondimento delle indagini per chiarire la portata del fenomeno e stabilire le eventuali responsabilità. La vicenda, comunque, sottolinea l'importanza di verificare attentamente l'autenticità delle informazioni che circolano online, soprattutto in contesti politici di forte impatto mediatico. Il dibattito pubblico, infatti, richiede trasparenza e rigore, per evitare che la disinformazione possa influenzare le decisioni e le percezioni collettive.
L'evolversi della situazione verrà costantemente monitorato e aggiornato.
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