La fine della "belle époque" europea secondo Gentiloni: l'eredità di Trump
Gentiloni a Johns Hopkins: "L'era Trump ha segnato la fine della belle époque europea"
Bologna - L'ex commissario europeo agli Affari Economici e attuale Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, è stato ospite d'onore all'Università Johns Hopkins di Bologna in occasione del 70° anniversario della sua presenza in città. Durante il suo intervento, Gentiloni ha tracciato un quadro geopolitico complesso, sottolineando le sfide che l'Europa e gli Stati Uniti devono affrontare in un mondo profondamente cambiato.
"Spero che Stati Uniti e Unione Europea possano collaborare nelle trattative per la pace in Ucraina", ha affermato Gentiloni, evidenziando l'importanza di una sinergia transatlantica per risolvere il conflitto. Le parole del Ministro assumono un peso particolare nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente tensione internazionale e dalla necessità di una risposta unita da parte delle potenze occidentali.
Gentiloni ha poi rivolto lo sguardo al passato, analizzando l'impatto dell'amministrazione Trump sull'ordine mondiale: "L'era Trump ha segnato la fine della belle époque dell'Europa. Ha cambiato profondamente l'ordine mondiale, mettendo in discussione alcuni assunti fondamentali della cooperazione internazionale." Questa affermazione evidenzia la percezione di una frattura significativa nella cooperazione transatlantica, una frattura che richiede una ricostruzione paziente e strategica.
La presenza di Gentiloni all'evento bolognese, celebrativo di un importante traguardo per la prestigiosa università americana, ha offerto l'opportunità di un'analisi lucida e approfondita della situazione geopolitica attuale. Le sue parole, cariche di pragmatismo e realismo, hanno sottolineato la necessità di una rinnovata collaborazione tra Stati Uniti ed Europa per affrontare le sfide comuni, dalla guerra in Ucraina alla ridefinizione dell'ordine mondiale post-Trump. L'auspicio per una collaborazione effettiva nelle trattative di pace rappresenta un segnale di speranza, ma anche un monito alla necessità di un impegno costante e determinato da parte delle istituzioni coinvolte.
La Johns Hopkins University, con la sua lunga storia a Bologna, rappresenta un punto di riferimento importante per la ricerca e la formazione internazionale. L'evento, arricchito dalla presenza di Gentiloni, ha riaffermato il ruolo cruciale dell'università nel dibattito pubblico e nella promozione di una visione globale e collaborativa.
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