I campioni NFL rifiutano l'invito alla Casa Bianca: Trump delude.

Eagles, il doppio rifiuto: prima Donald nel 2018, ora la Casa Bianca

Un'altra tegola per Donald Trump: gli Eagles, campioni del Super Bowl LVII, hanno ribadito la loro volontà di non recarsi alla Casa Bianca per la tradizionale visita celebrativa. Una scelta che riecheggia un precedente rifiuto, risalente al 2018, quando già l'allora presidente aveva subito uno sgarbo dai giocatori della squadra. Questa volta, la decisione sembra definitiva, e la delusione di Trump è palpabile, tanto da aver evitato persino di inviare un invito ufficiale.

La vicenda del 2018, che vide diversi giocatori astenersi dalla visita alla Casa Bianca per protestare contro le politiche dell'amministrazione Trump, è tornata alla ribalta dopo l'annuncio del rifiuto attuale. Molti osservatori interpretano questa nuova decisione come un chiaro segnale di dissenso politico, una presa di posizione forte e unitaria all'interno del team. Non solo si tratta di un'ulteriore dimostrazione di mancanza di appoggio nei confronti dell'ex presidente, ma anche di una presa di posizione significativa in un contesto politico americano ancora fortemente diviso.

Le motivazioni dei giocatori non sono state rese pubbliche ufficialmente, ma voci di corridoio suggeriscono una continuazione del malcontento verso le posizioni di Trump su questioni sociali e politiche. La scelta di non visitare la Casa Bianca è un gesto simbolico importante, che sottolinea la capacità degli atleti di utilizzare la loro influenza e visibilità per esprimere le proprie opinioni. Questo caso, infatti, riporta alla luce il ruolo degli sportivi come figure pubbliche in grado di influenzare il dibattito pubblico.

La replica di Trump, o meglio la sua assenza di replica ufficiale, è eloquente. L'ex presidente, abituato a gesti eclatanti e dichiarazioni roboanti, ha preferito tacere, evitando persino di estendere un formale invito. Un silenzio che parla da sé, confermando l'imbarazzo e la delusione per la sonora bocciatura da parte dei campioni del Super Bowl.

Questa vicenda, oltre a rimarcare le profonde divisioni politiche americane, evidenzia la crescente consapevolezza degli atleti sul loro ruolo nella società e la loro capacità di usare la propria popolarità per veicolare messaggi importanti. La storia degli Eagles e la Casa Bianca, quindi, va ben oltre una semplice visita di cortesia: è un capitolo significativo del rapporto tra sport, politica e opinione pubblica negli Stati Uniti.

Sarà interessante osservare come si evolverà questa situazione e se altri team sportivi seguiranno l'esempio degli Eagles, consolidando un trend di crescente distacco tra il mondo dello sport e l’amministrazione politica americana.

(25-02-2025 01:00)