Caro bollette, il governo frena: nuove misure in arrivo?

Meloni frena sul caro energia: stop alla bozza, allarme Confcommercio

Palazzo Chigi ha frenato sulla bozza di decreto per contrastare il caro energia, elaborata congiuntamente dai ministeri dell'Economia e dell'Ambiente. La notizia, che arriva in un momento di forte preoccupazione per le imprese italiane, ha gettato ulteriore incertezza sul settore. La decisione della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di rinviare il Consiglio dei Ministri previsto per l'approvazione del provvedimento, ha suscitato diverse reazioni.

"Serve un intervento più incisivo ed efficace", si legge in una nota diffusa da fonti governative. La bozza, ritenuta insufficiente per affrontare l'emergenza, sarebbe stata giudicata troppo timida rispetto all'urgenza della situazione. Il rinvio del Cdm, dunque, non rappresenta una semplice sospensione, ma la volontà di rivedere completamente il testo, per introdurre misure più robuste e strutturali.

L'allarme lanciato da Confcommercio è forte e preoccupante. L'associazione di categoria ha evidenziato un aumento del 24% delle bollette elettriche per il terziario in un solo anno. Un dato che rischia di mettere in ginocchio numerose attività, già duramente provate dalla crisi economica e dall'inflazione. "Non possiamo aspettare oltre", ha dichiarato il Presidente di Confcommercio, sottolineando la necessità di interventi immediati e concreti a sostegno delle imprese.

La situazione è complessa e delicata. Il governo si trova a dover bilanciare le esigenze di contenimento della spesa pubblica con la necessità di aiutare le aziende a far fronte al caro energia. Il rinvio del Cdm, pur generando incertezza, potrebbe rappresentare un'opportunità per mettere a punto un provvedimento più efficace e realmente in grado di dare sollievo alle imprese italiane. Le prossime ore saranno decisive per capire quali saranno le misure concrete che il governo intende adottare.

La pressione da parte delle associazioni di categoria e delle forze politiche di opposizione è alta. Si attende con ansia la presentazione di un nuovo decreto, che dovrà necessariamente rispondere alle esigenze del tessuto produttivo nazionale e garantire una maggiore stabilità economica.

Intanto, l'incertezza pesa sulle imprese, molte delle quali si trovano a dover affrontare scelte difficili in attesa di chiarezza sulle misure di supporto da parte del governo. La situazione richiede un intervento rapido e risoluto, per evitare conseguenze più gravi sull'economia italiana.

(24-02-2025 17:16)