Aggressione a Trento: agente trans picchiata, il suo timore prima della transizione

L'agente racconta il suo San Valentino dell'orrore: brutalmente picchiata a Trento

Trento, 16 febbraio 2024 – Un San Valentino trasformato in incubo. Questo il tragico bilancio per una poliziotta trans, aggredita brutalmente da alcuni ultrà a Trento. La giovane agente, che preferisce per ora rimanere anonima in attesa della completa transizione, ha riportato ferite gravissime, con 22 punti di sutura alla testa a seguito di una violenta aggressione a calci e pugni. La violenza non si è fermata qui: secondo la ricostruzione fornita dalla stessa agente alle forze dell'ordine, i suoi aggressori hanno anche utilizzato uno sgabello come arma, colpendola ripetutamente al volto.

"Presto sarò Alessia", ha confidato la poliziotta, ancora scossa dall'accaduto, "ma questa esperienza mi ha fatto comprendere quanto sia ancora lungo il cammino per la piena accettazione e rispetto delle persone transgender. Ho paura, molta paura." Le sue parole sottolineano la gravità di un episodio che va oltre la semplice violenza fisica, rivelando una profonda intolleranza e discriminazione.

L'aggressione è avvenuta in pieno centro città, in una zona particolarmente affollata. Le indagini, condotte dalla Questura di Trento, sono ancora in corso per individuare e arrestare tutti i responsabili. Al momento sono già state effettuate alcune perquisizioni e identificate alcune persone ritenute coinvolte nell'accaduto. La polizia sta analizzando le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell'aggressione.

Il sindaco di Trento ha espresso la sua più profonda solidarietà alla poliziotta aggredita, condannando fermamente l'atto di violenza gratuita. "Non possiamo tollerare simili episodi di violenza e intolleranza nella nostra città", ha dichiarato. Anche diverse associazioni LGBT+ si sono unite al coro di condanna, chiedendo un'accelerazione delle indagini e una maggiore attenzione alle tematiche della sicurezza e dei diritti delle persone transgender.

L'episodio solleva interrogativi sulla sicurezza delle forze dell'ordine e sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione contro la violenza e la discriminazione. La testimonianza dell'agente, ferita nel fisico e nell'anima, rappresenta un monito per la società intera: è necessario un impegno collettivo per costruire una comunità più inclusiva e rispettosa dei diritti di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere.

La speranza è che giustizia venga fatta rapidamente e che questo atto di violenza inaudito non resti impunito. Intanto, l'intera comunità di Trento si stringe attorno alla giovane poliziotta, augurandole una pronta guarigione fisica e psicologica.

(25-02-2025 05:27)