Ungheria: Orbán dice no all'Ucraina nell'Ue

Orbán promette esenzione fiscale alle madri numerose, attacco frontale all'Ue su Kiev

Il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha lanciato una nuova sfida all'Unione Europea, annunciando un'importante misura di sostegno alle famiglie numerose e ribadendo la sua ferma opposizione all'ingresso dell'Ucraina nell'Ue.

Durante un recente discorso, Orbán ha promesso l'esenzione dalle imposte sul reddito per le madri con due o tre figli. Questa misura, secondo il premier ungherese, mira a incentivare la natalità e rafforzare il tessuto sociale del paese, contrastando il calo demografico che affligge molte nazioni europee.

"La nostra nazione ha bisogno di figli" ha dichiarato Orbán, sottolineando l'importanza di politiche familiari forti per garantire il futuro dell'Ungheria. L'esenzione fiscale, di cui non sono ancora stati resi noti i dettagli specifici riguardo alla sua applicazione e durata, dovrebbe entrare in vigore a breve, ma è già oggetto di dibattito acceso tra i partiti di opposizione.

L'annuncio arriva in un momento di crescente tensione tra Budapest e Bruxelles. Orbán ha infatti ribadito con forza la sua contrarietà all'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea, definendo tale prospettiva "un rischio inaccettabile per la sicurezza dell'Ungheria e dell'Europa". Il premier ungherese ha ripetutamente espresso preoccupazioni riguardo alla situazione politica interna ucraina e alle riforme necessarie per un'eventuale adesione.

Questa posizione ha suscitato forti critiche da parte di molti leader europei, che accusano Orbán di ostruzionismo e di mancanza di solidarietà nei confronti di Kiev. La questione dell'adesione ucraina all'Ue è un nodo cruciale per il futuro dell'Unione, e la posizione intransigente di Orbán rischia di compromettere ulteriormente il già delicato equilibrio tra gli Stati membri.

L'iniziativa sull'esenzione fiscale, pur presentata come una misura di sostegno alle famiglie, si inserisce in un contesto di tensioni politiche interne ed esterne, e potrebbe essere interpretata anche come una strategia per consolidare il consenso elettorale interno e distogliere l'attenzione dalle critiche europee. Il dibattito sull'effettiva efficacia della misura e sulle sue implicazioni economiche è appena iniziato, mentre la posizione di Orbán sull'Ucraina continua a rappresentare un importante punto di frizione all'interno dell'Unione Europea.

(22-02-2025 17:40)