Dopo la tregua, Gaza e Israele: rischio di escalation
Gaza-Israele: La fragile tregua appesa a Netanyahu, ai jihadisti e a Trump
Il cessate il fuoco a Gaza, raggiunto dopo la violenta escalation di maggio, è un fragile equilibrio, appeso a un filo. Il suo prosieguo dipende da una serie di fattori intricati, in primis dalle decisioni di Benjamin Netanyahu, dalle azioni dei gruppi jihadisti palestinesi e, non ultimo, dalle intenzioni dell'amministrazione Trump.
Da un lato, Netanyahu deve gestire le pressioni interne dei falchi, che chiedono una risposta più decisa alle provocazioni provenienti dalla Striscia. Un'eventuale escalation militare, anche limitata, potrebbe far saltare il fragile accordo. La sua strategia, incentrata su una combinazione di deterrenza militare e iniziative economiche per migliorare le condizioni di vita a Gaza, è sotto stretta osservazione. La sua capacità di mantenere l'equilibrio tra queste due spinte contrastanti sarà cruciale per la tenuta del cessate il fuoco.
Dall'altro lato, il comportamento dei gruppi jihadisti, come Hamas e la Jihad Islamica, rappresenta un'altra incognita. Il rispetto degli accordi di cessate il fuoco, anche se fragile, è fondamentale. Qualsiasi nuova azione violenta, anche di portata limitata, potrebbe scatenare una reazione israeliana e far precipitare nuovamente la situazione. La capacità dei leader palestinesi di controllare le proprie fazioni e impedire nuove escalation è altrettanto determinante.
Infine, il ruolo degli Stati Uniti, e in particolare dell'amministrazione Trump, è tutt'altro che marginale. L'eventuale sostegno americano a iniziative di ricostruzione a Gaza, o viceversa, un atteggiamento più permissivo verso le azioni israeliane, potrebbe influenzare sensibilmente l'equilibrio della situazione. La posizione di Trump, spesso imperscrutabile, rappresenta quindi un fattore determinante per il futuro della tregua.
La situazione è estremamente delicata. Mentre alcuni osservatori parlano di una possibile "fase due" del negoziato, incentrata sulla ricostruzione e su misure per migliorare le condizioni di vita a Gaza, i falchi sia israeliani che palestinesi potrebbero far saltare tutto in un istante. La strada per una pace duratura rimane lunga e tortuosa, e il futuro della tregua rimane incerto, dipendente da una serie di fattori difficili da prevedere e controllare.
Il mondo intero osserva con apprensione. Un nuovo conflitto nella regione avrebbe conseguenze devastanti, non solo per Israele e per i palestinesi, ma anche per tutta l'area del Medio Oriente.
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