Aggressione a Trento: poliziotta transgender pestata da ultrà
Trento: Poliziotta transgender brutalmente aggredita, 30 giorni di prognosi
Una giovane agente di polizia transgender è stata selvaggiamente picchiata da tre ultrà a Trento, riportando ferite che le hanno procurato 30 giorni di prognosi.L'episodio, avvenuto nella tarda serata di ieri in un locale del centro città, ha scosso profondamente la comunità trentina. Secondo le prime ricostruzioni, la poliziotta, fuori servizio, si trovava nel locale quando è stata avvicinata dai tre aggressori. La violenza è stata inaudita: calci, pugni, insulti omofobici e transfobici si sono abbattuti sulla giovane agente, che è stata letteralmente massacrata.
"Massacrata perché transgender", affermano fonti investigative, sottolineando come le indagini si stiano concentrando proprio sull'aggressione motivata dall'odio nei confronti dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere della vittima. La gravità delle lesioni riportate dalla poliziotta, che include fratture e contusioni multiple, dimostra la ferocia dell'attacco.
Gli aggressori, identificati dalle forze dell'ordine grazie alle testimonianze raccolte sul posto e alle immagini delle telecamere di sicurezza, sono stati arrestati e sono ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. Si tratta di tre individui noti alle forze dell'ordine per precedenti penali, legati a gruppi ultrà di una squadra di calcio locale. L'accusa principale è di lesioni personali aggravate da futili motivi e da odio etnico e religioso.
Il Questore di Trento ha espresso la più ferma condanna per quanto accaduto, definendo l'aggressione un atto "barbaro e inqualificabile". L'intera Polizia di Stato esprime solidarietà alla collega aggredita e si costituirà parte civile nel processo.
La vicenda ha riacceso il dibattito sulla violenza omofoba e transfobica in Italia, e sull'urgente necessità di politiche di contrasto a questi crimini d'odio. La lotta per i diritti civili e contro ogni forma di discriminazione continua, e questo episodio drammatico deve servire da monito per una maggiore attenzione e sensibilizzazione.
L'inchiesta è ancora in corso, ma la gravità dei fatti lascia presagire una condanna severa per gli aggressori. Il caso verrà seguito con attenzione, auspicando che venga fatta piena luce sulla vicenda e che si possa garantire giustizia alla vittima.
Seguiremo gli sviluppi della vicenda e aggiorneremo costantemente con ulteriori dettagli.
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