Caso Delmastro, Anm contro il governo: "Attacco sconcertante"
Delmastro, condanna e scontro istituzionale: l'Anm replica duramente a Meloni
L'Associazione Nazionale Magistrati replica con fermezza alle parole del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in difesa del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, condannato per rivelazione di segreto d'ufficio."Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate", ha tuonato l'Anm in una nota ufficiale, mostrando profondo sconcerto per le affermazioni della premier, che aveva definito la condanna di Delmastro una "questione politica strumentalizzata". La replica dell'Anm è netta e senza mezzi termini: l'attacco del governo alla magistratura è considerato inaccettabile.
La nota dell'Associazione sottolinea la preoccupazione per quanto accaduto, definendolo un attacco all'indipendenza della magistratura e alla sua capacità di svolgere il proprio ruolo con imparzialità. Il riferimento è alla condanna di Delmastro, che ha visto accertata la sua responsabilità nella divulgazione di informazioni riservate relative all'inchiesta sul caso Alfredo Cospito.
L'Anm ribadisce la necessità di rispetto del lavoro giudiziario e di una serena amministrazione della giustizia, lontana da pressioni politiche. L'episodio, secondo l'Associazione, rappresenta una grave minaccia alla credibilità del sistema giudiziario italiano e mette in discussione l'equilibrio dei poteri.
"La difesa del Sottosegretario da parte del Governo, che arriva fino a mettere in discussione l'operato della magistratura, è inaccettabile", si legge ancora nella nota. L'Anm invita il Governo a riflettere sulla gravità delle proprie dichiarazioni e a garantire il rispetto dell'autonomia del potere giudiziario, pietra angolare di uno Stato di diritto. La vicenda si prospetta quindi destinata ad alimentare ulteriormente la già tesa dialettica tra Governo e magistratura.
La situazione richiede un attento approfondimento e un'analisi approfondita delle implicazioni istituzionali, in un contesto già caratterizzato da una crescente tensione tra il potere esecutivo e quello giudiziario. L'Anm ha chiesto chiarezza e rispetto delle regole, auspicando una de-escalation della situazione e un ritorno a un clima di reciproca collaborazione tra i poteri dello Stato. Il futuro delle relazioni tra Governo e magistratura appare, al momento, incerto e ricco di potenziali sviluppi.
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