Confesercenti: Il 2024, un anno nero per le imprese
Crisi economica: 2024, un anno nero per le imprese italiane?
Un dato allarmante emerge dal rapporto Confesercenti: nel 2024, si registrano 23.188 nuove attività a fronte di ben 61.634 chiusure. Un divario enorme che dipinge un quadro drammatico per l'economia italiana.
La fotografia scattata dall'associazione di categoria è impietosa: quasi tre chiusure per ogni apertura. Un trend negativo che preoccupa profondamente e che rischia di aggravare ulteriormente la situazione già critica del tessuto imprenditoriale nazionale. Le cause di questo crollo sono molteplici e complesse, ma certamente la congiuntura economica sfavorevole, con l'inflazione alle stelle e il caro energia, gioca un ruolo determinante.
La Confesercenti parla di un "2024 da dimenticare", un'espressione forte ma che riflette la gravità della situazione. L'aumento dei costi di gestione, la difficoltà di accesso al credito e la crescente competizione, soprattutto da parte delle grandi catene, stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese, il vero motore dell'economia italiana. Si tratta di attività commerciali di ogni tipo, dai negozi di vicinato ai ristoranti, dagli artigiani ai professionisti.
Non solo numeri, ma storie di imprenditori che dopo anni di sacrifici vedono svanire il frutto del loro lavoro. Persone che investono risorse, tempo ed energie, e che si trovano costrette a chiudere i battenti a causa di una situazione macroeconomica che sembra sfuggire al loro controllo. La crisi colpisce indistintamente settori e aree geografiche, con ripercussioni significative sull'occupazione e sul tessuto sociale del paese.
Di fronte a questo scenario, urge un intervento da parte delle istituzioni, con misure concrete a sostegno delle imprese in difficoltà. Sono necessari incentivi fiscali, semplificazioni burocratiche e politiche attive per il lavoro in grado di contrastare l'emergenza e rilanciare l'economia. Il rischio, altrimenti, è quello di assistere a un progressivo impoverimento del tessuto produttivo italiano, con conseguenze devastanti per l'intero sistema.
Il presidente di Confesercenti, ha sottolineato l'urgenza di un piano di interventi immediati e incisivi. "Non possiamo permetterci di assistere inermi al tracollo del nostro sistema produttivo. Serve un'azione coordinata a livello nazionale per sostenere le imprese e creare le condizioni per una ripresa economica sostenibile", ha dichiarato.
Per approfondire la situazione e consultare il rapporto completo di Confesercenti, è possibile visitare il sito ufficiale dell'associazione Confesercenti.
È fondamentale prestare attenzione a questo campanello d'allarme, per evitare che la crisi si aggravi ulteriormente.
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