Caso Delmastro: l'Anm risponde alle critiche del governo
Anm contro Meloni: "Dichiarazioni di Delmastro inaccettabili"
L'Associazione Nazionale Magistrati replica duramente alle parole del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e del Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, a seguito della condanna di quest'ultimo per rivelazione di segreto d'ufficio."Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate", ha tuonato l'Anm in una nota ufficiale, esprimendo profondo sconcerto per le difese del governo nei confronti di Delmastro. La condanna, ricordiamo, riguarda la divulgazione di informazioni riservate contenute negli atti processuali relativi all'inchiesta sul caso Cospito.
L'Anm sottolinea la gravità dell'accaduto, ribadendo l'importanza della riservatezza delle indagini e la necessità di rispettare il segreto istruttorio. Le parole del Ministro Nordio e del Sottosegretario Delmastro, a detta dell'Associazione, non solo minimizzano la vicenda, ma rappresentano un attacco inaccettabile all'indipendenza della magistratura.
La replica dell'Anm arriva dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni che, pur riconoscendo la sentenza, ha espresso la sua fiducia nei confronti di Delmastro. Questa presa di posizione del governo, secondo l'Anm, è un segnale preoccupante che rischia di compromettere ulteriormente il rapporto tra esecutivo e magistratura, già teso in questi ultimi mesi.
"L'indipendenza della magistratura è un pilastro fondamentale dello Stato di diritto", si legge nel comunicato. "Attaccarla significa minare le basi stesse della democrazia." L'Anm chiede quindi al governo un'assunzione di responsabilità e un cambio di rotta nella gestione del delicato rapporto con il sistema giudiziario. La vicenda, evidentemente, è destinata ad alimentare ulteriormente il dibattito politico e istituzionale.
Il caso Delmastro non è un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di tensioni tra governo e magistratura. L'Anm, con questa presa di posizione forte e decisa, intende ribadire la propria fermezza nella difesa dell'indipendenza della magistratura e del rispetto delle leggi. Il futuro di questo rapporto resta incerto, ma la reazione dell'Anm indica chiaramente che la questione non è affatto chiusa.
La situazione richiede un attento monitoraggio e una riflessione approfondita sulle conseguenze che questo tipo di scontri istituzionali possono avere sulla stabilità del Paese. Il dibattito pubblico, nei prossimi giorni, sarà sicuramente ricco di interventi e analisi sulle implicazioni di questa crisi di fiducia tra governo e magistratura.
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