Scontro Irpef: Meloni osserva la diatriba tra alleati
La Meloni sorride: FI e Lega si sbranano, Palazzo Chigi gode
Lo scontro tra Forza Italia e Lega, sempre più acceso e ricco di dichiarazioni roboanti, non sembra preoccupare Palazzo Chigi. Anzi. Secondo indiscrezioni provenienti da fonti interne al governo, la linea della premier Giorgia Meloni e del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari è quella di assistere quasi divertiti allo "spettacolo", lasciando che le due forze politiche alleate si scontrino a colpi di comunicati stampa e attacchi mediatici.
Al centro della contesa, il nodo delle misure economiche per il prossimo anno. Il dibattito si concentra in particolare sulla scelta tra un taglio dell'Irpef e la rottamazione delle cartelle esattoriali. Mentre Forza Italia spinge con decisione per la riduzione delle tasse sul reddito, la Lega sembra privilegiare una soluzione che alleggerisca il peso dei debiti fiscali per le famiglie e le imprese. Questa divergenza di vedute sta generando una frattura sempre più profonda all'interno della maggioranza, con scambi di accuse e dichiarazioni pubbliche spesso polemiche.
La strategia di Palazzo Chigi, però, sembra essere quella dell'attesa e della mediazione. Si lascia che la tensione cresca, con l'obiettivo di trovare un punto di incontro che soddisfi, almeno in parte, le esigenze di entrambi i partiti. Fonti vicine a Fratelli d'Italia parlano di un atteggiamento di "divertente osservazione" di fronte alla lite tra alleati. Un compromesso, si vocifera, potrebbe prevedere un intervento su entrambi i fronti, con un taglio dell'Irpef più contenuto del desiderato da Forza Italia, accompagnato da una misura di rottamazione delle cartelle esattoriali meno ampia di quanto auspicato dalla Lega.
Questa linea di "governo a distanza", che lascia spazio a una battaglia politica interna fra i partner di coalizione, è stata interpretata da alcuni osservatori come una strategia per indebolire entrambi i partiti e rafforzare la posizione di Fratelli d'Italia. Altri, invece, la vedono come un semplice modo per gestire una situazione complessa, sperando di arrivare a una soluzione di compromesso prima che la spaccatura diventi insanabile.
Resta da vedere se questa strategia di "lasciarli litigare" si rivelerà vincente. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se il compromesso arriverà e se la fragile unità della maggioranza riuscirà a resistere alle pressioni interne.
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