Turismo balneare a rischio: promesse disattese del governo Meloni

Bagnini in allarme: la sentenza del Tar Liguria mette a rischio la stagione estiva

La recente sentenza del Tar Liguria, che respinge la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime, ha gettato nel panico i gestori degli stabilimenti balneari non solo in Liguria, ma anche in altre regioni italiane, tra cui l’Emilia-Romagna. Il timore principale è che questa decisione possa innescare un effetto domino, compromettendo l'intera stagione turistica estiva.

“Ci siamo fidati delle rassicurazioni del governo, ma ci siamo ritrovati con il cerino in mano”, afferma con amarezza Alessandro Rossi, presidente di un’associazione regionale dei balneari emiliano-romagnoli. La delusione è palpabile tra gli operatori del settore, che avevano riposto fiducia nelle promesse di garanzie avanzate dal governo Meloni in merito alle concessioni.

La sentenza ligure, infatti, apre scenari incerti per migliaia di imprese che operano nel settore del turismo balneare. La proroga automatica delle concessioni, prevista da una precedente normativa, è stata dichiarata illegittima dal Tar, sollevando dubbi sulla possibilità di continuare le attività in regime di normalità per la prossima stagione. Questo significa che molti stabilimenti balneari rischiano di non poter aprire i battenti, con gravi conseguenze economiche e sociali.

La situazione è aggravata dalla mancanza di chiarezza riguardo alle procedure per l'assegnazione delle nuove concessioni. “Non sappiamo cosa ci aspetta, non abbiamo certezze per il futuro”, prosegue Rossi. L’incertezza normativa sta causando un clima di forte preoccupazione tra gli operatori, che chiedono al governo interventi urgenti per evitare il collasso del settore.

Molti bagnini temono che la sentenza del Tar Liguria possa rappresentare un precedente pericoloso, aprendo la strada a ricorsi analoghi in altre regioni. Questo scenario, a detta degli operatori, manderebbe completamente a monte il turismo balneare italiano, con gravi ripercussioni sull’economia del Paese. L’appello è quindi rivolto al governo affinché intervenga con chiarezza e tempestività, garantendo certezze per il futuro delle imprese balneari e salvaguardando una delle principali risorse economiche e turistiche italiane.

Intanto, le associazioni di categoria stanno organizzando iniziative di protesta per sollecitare l'intervento del governo e per chiedere una soluzione rapida e definitiva al problema. La situazione è critica e richiede un intervento immediato per evitare conseguenze irreversibili sul settore del turismo balneare.

Si attende ora una risposta chiara e definitiva dal Governo, che dovrà affrontare questa complessa situazione per garantire la continuità delle attività balneari e la tranquillità di un settore fondamentale per l'economia italiana.

(20-02-2025 14:33)