Lombardia e Covid: a cinque anni dalle accuse, un bilancio amaro.

Cinque anni dopo il Covid: le accuse alla Regione Lombardia si dissolvono nel nulla?

Cinque anni dopo l'inizio della pandemia di Covid-19, la Lombardia torna al centro del dibattito, non per la gestione dell'emergenza sanitaria, ma per le accuse che le vennero mosse in quel periodo. Accuse, a detta di molti, pretestuose e prive di fondamento.

Ricordiamo il clima di tensione e le forti critiche rivolte alla giunta regionale, guidata allora da Attilio Fontana, in merito alla gestione della prima ondata della pandemia. Si discusse a lungo sulla carenza di dispositivi di protezione individuale, sulla gestione degli ospedali e delle terapie intensive, e sulla trasparenza delle informazioni fornite alla popolazione. Molte inchieste furono avviate, alimentando un acceso dibattito politico e mediatico.

Oggi, a distanza di tempo, si fa sempre più strada l'idea che molte di quelle accuse fossero infondate, frutto di una strumentalizzazione politica più che di un reale quadro di inefficienze. Le indagini, in molti casi, non hanno portato a risultati concreti, lasciando un senso di incompletezza e di giustizia non fatta per chi si è battuto in prima linea durante l'emergenza.

Le difficoltà di gestire un'emergenza sanitaria di tale portata sono innegabili. È facile, a posteriori, criticare le scelte effettuate, ma è altrettanto importante valutare il contesto complesso in cui quelle scelte sono state prese. La velocità con cui il virus si è diffuso e l'assenza di un protocollo consolidato hanno sicuramente reso il compito estremamente arduo per tutte le regioni italiane, non solo per la Lombardia.

L'impressione prevalente, oggi, è che la verità sia più sfumata di come si presentava all'epoca. Il tempo, spesso, è un giudice implacabile, capace di svelare le verità nascoste e di smascherare le falsità. Resta, però, l'amaro in bocca per le accuse che hanno pesato, e pesano ancora, su chi si è trovato a dover affrontare una situazione senza precedenti.

È necessario, quindi, rivalutare il periodo complesso della gestione del Covid-19 in Lombardia, aprendosi alla possibilità che la narrazione dominante possa aver occultato sfumature importanti. Serve un'analisi attenta, scevra da preconcetti politici, che permetta di trarre insegnamenti utili per il futuro, evitando di ripetere gli errori del passato e di cadere nella trappola di accuse pretestuose.

La vicenda, insomma, solleva interrogativi cruciali sulla responsabilità politica, sulla gestione dell'informazione e sulla necessità di un'analisi oggettiva degli eventi.

(20-02-2025 10:30)