Inchiesta antiterrorismo su Seajewel

Petroliera danneggiata a Savona: inchiesta per terrorismo

Una grave emergenza si è verificata oggi al largo delle coste di Savona. La petroliera Seajewel, battente bandiera di comodo, è stata costretta ad ormeggiare d'urgenza a causa di uno squarcio nello scafo, presumibilmente provocato da una violenta esplosione. L'incidente ha immediatamente suscitato allarme, portando le autorità a ipotizzare diverse cause, tra cui la possibilità di un atto di terrorismo. La Procura di Savona ha aperto un'inchiesta, coordinata dal Pubblico Ministero competente, per fare piena luce sull'accaduto.

Le prime indagini si concentrano sull'analisi dei detriti recuperati in mare e sulla ricostruzione della dinamica dell'esplosione. Sono in corso accertamenti tecnici per stabilire la natura dell'esplosivo, se presente, e per identificare eventuali responsabili. Testimonianze di marinai e personale di bordo sono state raccolte, ma al momento non sono state rese note informazioni dettagliate per non compromettere le indagini. La Capitaneria di Porto di Savona sta monitorando costantemente la situazione, collaborando attivamente con la Procura e con le forze dell'ordine.

La sicurezza ambientale è al centro dell'attenzione. Per fortuna, al momento non si registrano perdite significative di petrolio in mare, grazie al rapido intervento delle squadre specializzate. Tuttavia, le autorità stanno adottando tutte le misure necessarie per prevenire eventuali danni all'ecosistema marino. L'ormeggio della Seajewel è stato effettuato in una zona ritenuta sicura, lontana dalle aree più sensibili della costa ligure.

Il clima di incertezza è palpabile tra la popolazione di Savona. L'ipotesi del terrorismo, pur non confermata, alimenta timori e preoccupazioni. Si attende con ansia l'esito delle indagini, che potranno fornire risposte definitive sulle cause dell'incidente e sulla responsabilità dei fatti. La Procura, nel frattempo, invita la cittadinanza alla calma e alla collaborazione con le forze dell'ordine.

Seguiranno aggiornamenti non appena disponibili. Per ulteriori informazioni, si consiglia di consultare il sito della Guardia Costiera e quello della Procura della Repubblica.

(19-02-2025 21:28)