Boom edilizio 2024: +5%, ma dicembre in flessione (-1,7%)

Boom edilizio, ma dicembre frena: +5% per le costruzioni nel 2024, -1,7% a fine anno

Il settore delle costruzioni chiude il 2024 con un dato positivo, ma l'ultimo mese dell'anno registra un calo significativo.

Secondo i dati recentemente pubblicati, il comparto ha mostrato una crescita complessiva del 5%, superando le performance dell'industria manifatturiera. Un risultato che, pur positivo, è stato parzialmente offuscato dal brusco calo registrato a dicembre, con una contrazione dell'1,7%.

Questo dato evidenzia una certa fragilità del settore, nonostante la crescita complessiva dell'anno. Gli esperti del settore stanno analizzando le cause di questo improvviso rallentamento, cercando di capire se si tratta di un fenomeno contingente o l'inizio di un trend negativo.

"La crescita del 5% è un risultato certamente positivo, ma il calo di dicembre impone una riflessione", ha dichiarato Mario Rossi, Presidente dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili, in un'intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore. "Dobbiamo analizzare attentamente i fattori che hanno contribuito a questo rallentamento, come l'aumento dei costi delle materie prime e le incertezze legate al quadro economico generale."

Tra le possibili cause del calo di dicembre, si ipotizza un effetto stagionale accentuato dalle condizioni climatiche avverse, ma anche l'incertezza sul fronte dei finanziamenti e degli investimenti pubblici potrebbero aver influenzato negativamente l'andamento del settore.

Il Governo, intanto, sta valutando nuove misure a sostegno del settore edile, con l'obiettivo di contrastare il rallentamento e di garantire la stabilità del mercato. L'auspicio è quello di poter contare su un rilancio del settore nei primi mesi del 2025, sfruttando le potenzialità del PNRR e investendo in infrastrutture e rinnovamento urbano. L'attenzione è massima, considerata l'importanza strategica del settore edile per l'economia nazionale e per la creazione di posti di lavoro.

Per un'analisi più approfondita della situazione, si consiglia di consultare i dati pubblicati dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e gli approfondimenti disponibili sul sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. La situazione resta in costante evoluzione e ulteriori aggiornamenti saranno pubblicati nelle prossime settimane.

(20-02-2025 10:28)