Caso Regeni: nuova testimonianza dell'ambasciatore Varricchio, smentita su precedente dichiarazione.
Processo Regeni: Clamorosa svolta, l'ambasciatore Varricchio cambia versione
Una dichiarazione che rischia di scuotere le fondamenta del processo per la morte di Giulio Regeni. L'ex consigliere di Palazzo Chigi, l'ambasciatore Giuseppe Varricchio, ha modificato la sua testimonianza fornita in precedenza al tribunale di Roma. A differenza di quanto affermato in aula, Varricchio ora dichiara di non essere stato in Italia nei giorni cruciali della scomparsa del ricercatore italiano in Egitto nel 2016. "Ero in Giappone", ha affermato, una rivelazione che apre nuovi scenari investigativi e alimenta le già forti perplessità della famiglia Regeni.
La nuova versione dei fatti, riportata da diverse fonti giornalistiche, ha portato a un'immediata reazione da parte dell'avvocato Claudio Monardo, legale dei familiari di Regeni. Monardo ha sottolineato il ritardo di tre giorni nell'intervento del diplomatico, un elemento che secondo la difesa aggrava ulteriormente la situazione. "Questa nuova dichiarazione solleva seri interrogativi sulla veridicità delle precedenti affermazioni dell'ambasciatore Varricchio e sulla sua effettiva collaborazione con le indagini", ha dichiarato Monardo in una breve nota stampa diffusa oggi. "Ci aspettiamo che la procura approfondisca al più presto questa clamorosa discrepanza."
La gravità della situazione è evidente. La modifica della testimonianza di un personaggio chiave come Varricchio, che ricopriva un ruolo di primaria importanza nella gestione dei rapporti diplomatici tra Italia ed Egitto, potrebbe avere conseguenze significative sull'intero processo. La procura di Roma, infatti, ha già avviato le procedure per acquisire gli atti relativi alla nuova dichiarazione dell'ambasciatore, il quale dovrà ora fornire prove concrete a sostegno della sua nuova versione dei fatti. L'attenzione mediatica è massima, con l'opinione pubblica che attende con ansia ulteriori sviluppi di questa intricata vicenda. L'ombra del dubbio sulla trasparenza delle indagini, già pesante, si fa ora ancora più minacciosa.
La vicenda è seguita con apprensione dai familiari di Giulio Regeni, che da anni lottano per ottenere verità e giustizia. La nuova testimonianza dell'ambasciatore Varricchio si aggiunge ad un contesto già complesso e denso di ombre, riaprendo di fatto un capitolo cruciale della tormentata ricerca della verità sulla tragica morte del giovane ricercatore.
La procura di Roma sta valutando attentamente la nuova testimonianza e si aspetta di ricevere chiarimenti da Varricchio a sostegno della sua affermazione di trovarsi in Giappone durante i giorni della scomparsa di Regeni. Si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime ore.
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