Spyware e attivisti: il caso Paragon punta a Casarini

Spyware Paragon: Un anno di sorveglianza su Luca Casarini? La denuncia di Fnsi e Odg

Un'inchiesta allarmante scuote il mondo del giornalismo italiano. Un team di ricerca dell'Università di Toronto ha individuato un sofisticato attacco di spyware, denominato "Paragon", utilizzato per spiare Luca Casarini, attivista e giornalista. La scoperta ha portato alla presentazione di una denuncia congiunta da parte della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) e dell'Ordine dei Giornalisti (Odg).

Secondo le informazioni emerse, Casarini sarebbe stato sottoposto a sorveglianza per un intero anno. L'attacco, di natura altamente tecnologica, avrebbe consentito agli aggressori di accedere a dati personali, comunicazioni e informazioni riservate. I dettagli sull'attacco sono ancora parzialmente oscuri, ma le prime analisi effettuate dai ricercatori canadesi indicano l'utilizzo di tecniche di "zero-click exploitation", particolarmente insidiose in quanto non richiedono alcuna interazione da parte della vittima.

La Fnsi e l'Odg hanno espresso profonda preoccupazione per l'accaduto, sottolineando la gravità della violazione della privacy e la potenziale minaccia alla libertà di informazione. L'utilizzo di spyware così sofisticati rappresenta una seria sfida per la sicurezza dei giornalisti e per il diritto di cronaca, mettendo a rischio il lavoro investigativo e l'indipendenza professionale.

La denuncia mira ad accertare le responsabilità e a far luce sulle modalità dell'attacco. Le indagini, condotte in collaborazione con le autorità competenti, si concentreranno sull'identificazione degli autori e sulle motivazioni che hanno portato alla sorveglianza di Casarini. Si ipotizza l'esistenza di un'organizzazione ben strutturata e dotata di risorse tecnologiche avanzate.

L'episodio solleva interrogativi cruciali sul livello di sicurezza digitale del nostro paese e sulla necessità di implementare misure più efficaci per proteggere i giornalisti da attacchi di questo tipo. L'appello lanciato da Fnsi e Odg è rivolto alle istituzioni affinché si impegnino a garantire la protezione dei professionisti dell'informazione e a contrastare l'utilizzo illegale di strumenti di sorveglianza. La vicenda Paragon, infatti, non è un caso isolato e rappresenta un campanello d'allarme per l'intero sistema informativo.

Il caso sarà seguito con attenzione. Aggiornamenti saranno pubblicati non appena disponibili. È fondamentale garantire la massima trasparenza e collaborazione tra istituzioni e professionisti per contrastare efficacemente questo tipo di minacce.

(19-02-2025 11:44)