Attivisti Ultima Generazione protestano a Montecitorio con cibo.

Sette attivisti di Ultima Generazione identificati: la condanna di Fontana dopo l'azione a Montecitorio

Roma, - Sette attivisti di Ultima Generazione sono stati identificati dai Carabinieri a seguito dell'azione di protesta avvenuta questa mattina a Montecitorio. I manifestanti hanno lanciato sacchi di cibo sulla scalinata del Parlamento, interrompendo per breve tempo il traffico e provocando un certo disagio. Il gesto, ripreso in diversi video che circolano sui social media, è stato condannato duramente dal Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha espresso la sua disapprovazione per la modalità di protesta scelta.

"Non condivido assolutamente queste azioni," ha dichiarato Fontana in una nota stampa rilasciata poco fa. "Ritengo che la protesta debba essere sempre civile e rispettosa delle istituzioni. Gettare del cibo sulla scalinata di Montecitorio non solo è un gesto di mancanza di rispetto, ma rischia anche di veicolare un messaggio negativo, soprattutto in un momento di difficoltà economica come quello attuale."

Il video dell'azione mostra gli attivisti, facilmente riconoscibili per i loro cartelli e striscioni con i simboli di Ultima Generazione, lanciare sacchi contenenti, a quanto pare, frutta e verdura sulla scalinata. Le forze dell'ordine sono intervenute prontamente, identificando i sette manifestanti e procedendo con le opportune sanzioni. Al momento non si hanno notizie su eventuali fermi o arresti.

L'azione di protesta si inserisce nel più ampio quadro delle iniziative di Ultima Generazione volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sui cambiamenti climatici e a chiedere al governo politiche più incisive in materia di transizione energetica. Negli ultimi mesi, il gruppo ha organizzato diverse azioni simili, alcune delle quali hanno provocato danni a opere d'arte.

La vicenda solleva ancora una volta il dibattito sulla legittimità delle azioni di protesta di impatto, ponendo l'accento sulla necessità di trovare un equilibrio tra il diritto alla libertà di espressione e il rispetto delle istituzioni e della proprietà pubblica. L'opinione pubblica è divisa, con chi condanna fermamente le modalità di protesta e chi invece ne comprende le motivazioni, pur non condividendo i metodi utilizzati.

Seguiremo gli sviluppi della vicenda e vi terremo aggiornati sulle eventuali conseguenze per gli attivisti identificati.

Guarda il video dell'azione: Link a video esempio (sostituire con link reale)

(19-02-2025 10:39)