Il Colle e le sfumature politiche.

Quanta povertà di spirito da parte di chi si smarca da Mattarella?

Il silenzio del Colle e i distinguo di una parte politica

Negli ultimi giorni, la risposta al durissimo attacco del Cremlino contro il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha suscitato un'amara riflessione sulla coesione dello scenario politico italiano. Il silenzio del Colle, per quanto comprensibile in una situazione delicata, ha lasciato spazio a interpretazioni talvolta discutibili e ha svelato, purtroppo, una certa fragilità nei meccanismi di difesa dell'istituzione presidenziale.

Molti, in questi giorni, hanno fatto sentire la propria voce a favore del Capo dello Stato. Un forte segnale di sostegno che, però, è stato spesso accompagnato da distinguo e da riserve da parte di una porzione significativa dell'arena politica. Questa divisione, questa propensione a mettersi al riparo, a scegliere posizioni più o meno esplicitamente distanziate dal Presidente, suscita una profonda riflessione sul senso di appartenenza e sulla reale capacità di difendere i valori democratici e le istituzioni repubblicane.

L'atteggiamento di alcuni politici è risultato, in molti casi, più preoccupante della stessa dichiarazione del Cremlino. La ricerca di un'auto-difesa, prima ancora di pensare a una vera difesa collettiva, ha messo in evidenza quanto sia ancora viva una mentalità basata sull'opportunismo e sull'interesse personale. Al di là della politica, ci si interroga sulla legittimità di tale atteggiamento in una società che dovrebbe invece puntare su un'unità d'intenti quando affrontata da una minaccia esterna.

È evidente, infatti, che la reazione di alcuni esponenti della classe dirigente non ha raggiunto lo standard di coesione e solidarietà che ci si aspetterebbe da una democrazia consolidata. La difesa del Presidente, a prescindere da visioni politiche divergenti, dovrebbe essere unanime. L'immagine di una nazione unita, di fronte a ingerenze esterne, è stata purtroppo offuscata da questi distinguo.

Il dibattito pubblico, in questo frangente, si fa ancora più acuto. Non solo sui media, ma anche sui social network, l'argomento è diventato di primaria importanza. La discussione continua e, auspicabilmente, porterà ad una maggiore riflessione su come affrontare con decisione e coesione le future sfide che la politica italiana dovrà affrontare.

La questione, insomma, si pone in termini di responsabilità collettiva e di comprensione della situazione attuale.

(18-02-2025 08:51)