Meloni boccia Macron: Ue senza Usa, un'idea sbagliata.
Europa spaccata sull'Ucraina: la Francia bocciata, Meloni contro il piano Macron
L'Unione Europea si trova di fronte ad una nuova crisi, questa volta sul fronte dell'invio di truppe in Ucraina. La linea francese, che prevedeva un intervento militare europeo indipendente dagli Stati Uniti, è stata nettamente respinta. Il vertice Ue, con la voce determinante della premier italiana Giorgia Meloni, ha demolito il piano Macron. La posizione italiana si è dimostrata ferma, sottolineando come qualsiasi soluzione che escluda il ruolo fondamentale degli Stati Uniti sia inaccettabile.
La presa di posizione di Meloni, che ha espresso con forza l'importanza della cooperazione transatlantica, è stata sostenuta da diversi altri paesi membri, che temono di indebolire la coalizione occidentale. Il vertice ha evidenziato la profonda divisione che attraversa l'Europa, sottolineando le difficoltà di raggiungere un fronte comune su una questione così delicata come l'invio di truppe. I toni del dibattito sono stati accesi, con alcuni paesi che hanno espresso preoccupazione per l'escalation della crisi e le possibili conseguenze geopolitiche.
L'esito di questa riunione solleva diverse questioni cruciali. Si assiste ad una crisi di coordinamento e di coesione all'interno dell'Unione Europea, con diverse posizioni che si scontrano sulla strategia da adottare. È evidente una certa divergenza tra un'Europa che cerca un ruolo più autonomo sulla scena internazionale e le esigenze di mantenere un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti.
Alcuni osservatori politici, commentando la vicenda, hanno sottolineato come questo evento rappresenti un ritorno a una spartizione dello scenario globale, dove la leadership statunitense è messa in discussione e si fa strada l'aspirazione di un'Europa più autosufficiente. Sembra un'eco del sentimento che aveva spinto Donald Trump a ridimensionare la presenza degli Stati Uniti in scenari complessi a livello internazionale, un elemento che, forse, non è del tutto estraneo a quanto sta accadendo in questo momento.
L'invio di truppe, dunque, resta un capitolo aperto. La crisi sembra portare a un momento di riflessione, dove la necessità di trovare un terreno comune tra i diversi attori globali si fa più impellente.
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