Attacco subacqueo a navi russe nel Mediterraneo
Sospetti sui sabotatori del Nord Stream: ma colpire nel nostro mare richiede appoggi logistici, mezzi e capacità di sfuggire alle indagini...
Il mistero dei sub che attaccano nel Mediterraneo le navi russe
Il recente attacco al gasdotto Nord Stream, avvenuto a inizio anno, ha sollevato un'ondata di interrogativi sulla reale portata e sull'origine dell'operazione. Oltre al trauma geopolitico, si staglia un'altra serie di misteri, strettamente legati alle complesse operazioni di sabotaggio. L'attacco in acque internazionali riveste un'importanza strategica enorme.
Appoggi logistici e capacità di mimetizzazione sono infatti elementi chiave per comprendere la complessità dell'operazione. Colpire nel nostro mare, infatti, richiede appoggi logistici solidi, mezzi adeguati e, soprattutto, la capacità di sfuggire alle indagini delle autorità internazionali e alla potenziale vendetta da parte di agenti di Mosca. Questo scenario spinge a ipotizzare un'ampia guerra ibrida, dove la presenza di un attore esterno non risulta improbabile.
Parallelamente, la crescente frequenza di attacchi subacquei contro navi russe nel Mediterraneo accresce ulteriormente l'ambiguità. La necessità di mezzi sofisticati, di una pianificazione precisa e di una rete di supporto logistico per l'eventuale gestione di scenari complessi, fa emergere un'inquietudine riguardo alla natura delle azioni compiute, al di là dell'attentato al Nord Stream.
La dimensione strategica dell'attacco investe diversi livelli di analisi. Oltre all'aspetto geopolitico, la necessità di mimetizzazione, di appoggi logistici e di un'eventuale copertura operazionale implica la presenza di un attore con un'esperienza consolidata, capace di pianificare e gestire operazioni di questo tipo. La possibilità di un'azione congiunta tra diversi attori implica la presenza di una struttura organizzativa complessa, probabilmente organizzata con precisione.
Si tratta di un quadro estremamente delicato, che richiede un'attenta analisi da parte della comunità internazionale per comprendere appieno gli obiettivi e le motivazioni che stanno dietro questi attacchi, evitando facili conclusioni e speculazioni.
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