Shein rinvia l'IPO: Ue e Usa puntano il colosso cinese.
La stretta Ue sui marketplace e la morsa Usa: Shein nel mirino
La Commissione Europea sta intensificando la pressione sui marketplace online che vendono prodotti illegali o pericolosi. La decisione, annunciata di recente, mira a contrastare la proliferazione di merci non conformi a standard di sicurezza e qualità.
L'azione europea si inserisce nel quadro di una più ampia strategia di contrasto al commercio illecito online.
Contemporaneamente, gli Stati Uniti hanno introdotto dazi su prodotti importati dalla Cina, colpendo anche diverse aziende che operano nel settore della moda online.
Tra le aziende maggiormente colpite c'è Shein, il colosso cinese dell'abbigliamento low cost. L'azienda, che ha incontrato difficoltà nella recente fase di valutazione, slitta (ancora) la sua quotazione in Borsa.
Le tensioni commerciali tra Cina e Occidente, combinate con le crescenti preoccupazioni per la sicurezza dei prodotti, stanno rendendo sempre più ardua la posizione delle aziende impegnate nel commercio online transnazionale.
Shein, nel particolare, si trova nel mirino sia per le critiche sui livelli di sicurezza dei suoi prodotti, sia per la questione della proprietà intellettuale.
Il protrarsi delle difficoltà per la quotazione borsistica di Shein sottolinea l'impatto degli sviluppi geopolitici sulle strategie di crescita delle aziende globali.
La crescente attenzione verso i problemi di qualità e sicurezza dei prodotti, combinata con le restrizioni commerciali, sta forzando un cambiamento significativo nelle pratiche di business nel settore e-commerce, mettendo in evidenza la necessità di maggiore trasparenza e conformità alle normative.
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